Afte: cosa sapere per affrontarle al meglio

Le afte sono piccole lesioni che si sviluppano all’interno della bocca, colpendo in particolare le zone più morbide come lingua, guance, palato e gengive. Sebbene siano di dimensioni contenute, spesso non superano pochi millimetri, possono risultare sorprendentemente fastidiose, soprattutto durante attività quotidiane come mangiare o parlare. Si presentano con un contorno arrossato e un centro biancastro e, nella maggior parte dei casi, provocano bruciore e dolore localizzato.

Perché compaiono le afte?

Le afte colpiscono una parte non trascurabile della popolazione (circa una persona su dieci) e si manifestano più frequentemente nelle donne tra i 20 e i 50 anni. Ne esistono diverse forme, che possono variare per estensione e durata, si distinguono infatti in afte minori, maggiori ed erpetiformi. In alcune situazioni, possono essere accompagnate anche dall’ingrossamento dei linfonodi vicini.

Le cause non sono sempre facili da individuare, ma tra i fattori più comuni troviamo squilibri della flora intestinale, carenze di vitamine e sali minerali (in particolare ferro, zinco e vitamina B2), intolleranze alimentari e stress. Anche piccoli traumi, come quelli provocati da trattamenti odontoiatrici o morsi accidentali, possono innescare la comparsa delle afte. Inoltre, sbalzi ormonali, per esempio nel periodo premestruale, possono avere un ruolo, così come alcune patologie più complesse, come la celiachia, alcune infezioni virali e disturbi intestinali cronici.

I sintomi: come riconoscerle

Oltre al classico dolore durante la masticazione o mentre si parla, le afte possono causare arrossamenti nella zona colpita, una sensazione di bruciore e, in alcuni casi, anche il rigonfiamento dei linfonodi sotto la mandibola. Quando le afte sono più estese o ricorrenti, possono comparire anche sintomi sistemici come febbre o malessere diffuso. È importante quindi non sottovalutarle, soprattutto se tendono a tornare con frequenza.

Cosa fare per alleviare il fastidio

Nella maggior parte dei casi, le afte guariscono da sole nel giro di pochi giorni, tuttavia, quando il dolore è intenso o si desidera velocizzare la guarigione, è possibile intervenire con rimedi naturali o farmacologici. Tra i rimedi più usati in ambito naturale ci sono i risciacqui con olio essenziale di tea tree o limone, apprezzati per le loro proprietà disinfettanti e calmanti. Anche ingredienti semplici come bicarbonato, aloe vera, aglio o bustine di tè applicati direttamente sulla lesione possono aiutare a ridurre l’infiammazione.

Nei casi più persistenti o dolorosi, è opportuno rivolgersi al medico o al farmacista: potrebbero essere utili gel a base di cortisone da applicare localmente oppure collutori antibatterici, studiati per contrastare la proliferazione dei microrganismi e favorire la cicatrizzazione.