Carenza di ferro: come riconoscerla e come rimediare

La carenza di ferro, chiamata anche sideropenia, è un disturbo molto diffuso che interessa circa 700 milioni di persone nel mondo. Il ferro è un minerale fondamentale per il nostro organismo, perché è indispensabile per la produzione di emoglobina, la proteina che trasporta l’ossigeno nel sangue e permette a ogni cellula di funzionare correttamente. Quando i livelli di ferro scendono sotto una certa soglia, si può manifestare una serie di sintomi che rendono necessario intervenire.

Le cause principali della carenza di ferro

Le ragioni che portano alla sideropenia sono molteplici, tra le più comuni vi sono una dieta povera di ferro, ad esempio in caso di malnutrizione, diete troppo restrittive o diete vegetariane e vegane che escludono prodotti di origine animale, ricchi di ferro facilmente assorbibile. A volte, il problema nasce anche da un cattivo assorbimento del ferro nell’intestino, causato da alterazioni della mucosa gastrointestinale. Altre cause frequenti includono perdite di sangue importanti, come quelle dovute a traumi o mestruazioni abbondanti, oltre a situazioni fisiologiche particolari come gravidanza e allattamento, che aumentano il fabbisogno di ferro. Anche disturbi del metabolismo di questo minerale possono contribuire a generare la carenza.

Come si manifesta la carenza di ferro

La mancanza di ferro si traduce spesso in una sensazione di stanchezza persistente e debolezza muscolare, tra gli altri segnali più evidenti si trovano il pallore della pelle, il respiro affannoso, mal di testa e irritabilità, sintomi dovuti a una minore ossigenazione dei tessuti. In alcuni casi, può aumentare la vulnerabilità a infezioni respiratorie.

Rimedi efficaci: l’alimentazione prima di tutto

Per contrastare la carenza di ferro è fondamentale adottare un’alimentazione bilanciata, ricca di questo minerale. È importante includere nella dieta quotidiana alimenti come carni magre, pesce, uova, ma anche cereali integrali come pasta, pane e riso, verdure a foglia verde come spinaci e broccoli, legumi, frutta secca e tofu. Alcuni nutrienti, come la vitamina C contenuta negli agrumi, il betacarotene e gli zuccheri naturali presenti nella frutta e nella verdura, favoriscono l’assorbimento del ferro, rendendo l’alimentazione ancora più efficace.

Quando è utile ricorrere agli integratori

In alcune situazioni, ad esempio negli sportivi di endurance o in presenza di una carenza più marcata, può essere necessario utilizzare integratori specifici di ferro. Questi devono però essere assunti solo sotto controllo medico, per evitare effetti collaterali e assicurare un corretto dosaggio.