Punture di Zanzara: cosa fare

Le punture di zanzara sono un fastidio tipicamente estivo, favorito da caldo e umidità che creano l’ambiente ideale per la proliferazione di questi insetti. Le zanzare si nutrono di sangue, pungendo sia adulti che bambini, e in alcuni casi possono essere veicolo di malattie. Esistono oltre 3.000 specie nel mondo, di cui circa 60 presenti in Italia, tra cui le più comuni sono Culex, Anopheles e Aedes.

Sintomi più comuni

La reazione alla puntura è provocata dal rilascio di istamina, una sostanza che scatena fenomeni infiammatori e allergici. I sintomi tipici includono: rossore localizzato, prurito intenso e gonfiore nella zona colpita. In alcune persone possono verificarsi reazioni allergiche più marcate e, nei casi più gravi, persino episodi di shock anafilattico.

Come alleviare il fastidio

Il trattamento delle punture di zanzara varia a seconda dell’intensità dei sintomi, per ridurre prurito e gonfiore può essere utile applicare del ghiaccio sulla zona interessata o lavare e disinfettare accuratamente la pelle. Pomate a base di cloruro di alluminio possono contribuire a lenire il prurito, mentre l’uso di spray o lozioni repellenti aiuta a prevenire nuove punture, specialmente nelle ore notturne.

Nei casi in cui la reazione sia più severa, il medico può prescrivere corticosteroidi per ridurre l’infiammazione e prevenire complicanze allergiche. In presenza di sintomi gravi o di sospetto shock anafilattico, è fondamentale rivolgersi immediatamente a un professionista.

Prevenzione: come tenere lontane le zanzare

Oltre ai trattamenti post-puntura, la prevenzione gioca un ruolo chiave. L’uso regolare di repellenti, la scelta di abiti leggeri ma coprenti, l’installazione di zanzariere e la rimozione di ristagni d’acqua vicino a casa sono accorgimenti semplici ma efficaci per ridurre il rischio di punture.