Scottature: come curarle e prevenirle

Le scottature si verificano quando la pelle entra in contatto con una fonte di calore, come il sole, il fuoco, l’acqua bollente o metalli roventi. Possono derivare da un’esposizione prolungata ai raggi solari o da incidenti domestici, ad esempio bruciature con acqua calda o superfici surriscaldate. A seconda della fonte di calore, si distinguono ustioni da lesione (provocate da fonti secche come il fuoco) e ustioni da contatto con fonti umide, come l’acqua bollente.

Tipologie di ustioni

Le ustioni vengono classificate in quattro gradi in base alla gravità del danno ai tessuti:

  • Primo grado: interessa solo l’epidermide, causando arrossamento, gonfiore e dolore. Di solito guarisce senza cicatrici.
  • Secondo grado: coinvolge anche il derma, provocando arrossamenti, vesciche e macchie. Richiede spesso valutazione medica.
  • Terzo grado: danneggia epidermide, derma e tessuto sottocutaneo; la pelle appare bianca o carbonizzata. È una condizione grave.
  • Quarto grado: il danno si estende fino a muscoli e ossa, con conseguenze irreversibili. Necessita di immediata assistenza ospedaliera.

Sintomi da non sottovalutare

I segni delle scottature variano a seconda della profondità: arrossamenti, dolore, bruciore, vesciche e, nei casi più seri, febbre, vertigini o mal di testa. Le ustioni di terzo e quarto grado sono emergenze mediche e richiedono intervento immediato.

Come trattare le scottature

  • Per scottature lievi, come quelle di primo grado o alcune ustioni di secondo grado, si può intervenire a casa: raffreddare la pelle con impacchi di acqua fresca (mai ghiaccio), applicare creme idratanti o emollienti, evitare di rompere eventuali vesciche e, se necessario, assumere antidolorifici come paracetamolo o ibuprofene.
  • Le ustioni più gravi, come quelle di secondo grado estese o di terzo e quarto grado, richiedono un intervento urgente in ospedale. Durante il trasporto è bene coprire la parte con garze sterili e mantenerla pulita.

Chi è più a rischio

Alcune persone sono particolarmente vulnerabili: bambini sotto i 5 anni, anziani, donne in gravidanza, chi soffre di patologie croniche debilitanti (come diabete o cardiopatie) e chi ha pelle molto chiara o fototipo 1. Le scottature in zone delicate, come viso o genitali, richiedono sempre particolare attenzione.

Prevenire è meglio che curare

La prevenzione è la prima strategia per evitare danni: proteggere la pelle con creme solari ad alto fattore di protezione, indossare indumenti adeguati in caso di esposizione al sole o a fonti di calore, e prestare attenzione alle persone più fragili. In casa, è importante tenere i bambini lontani da fornelli, pentole calde e stufe.