Stitichezza: come tornare a stare bene
La stitichezza è un disturbo molto diffuso che può interessare persone di ogni età, si parla di stipsi quando, per un periodo di circa dodici settimane, compaiono sintomi come feci dure, sensazione di blocco intestinale, difficoltà nell’evacuazione e un numero ridotto di movimenti intestinali, generalmente intorno a due alla settimana.
Sebbene spesso venga associata esclusivamente a uno stile di vita sedentario o a un’alimentazione povera di fibre, non sempre la causa è così semplice. In alcuni casi, la stitichezza può essere il segnale di altre patologie che richiedono una diagnosi accurata.
Sintomi e possibili cause
La stitichezza può essere legata a disturbi del tratto rettale, come ragadi o emorroidi, a malattie del sistema nervoso, a fattori psicologici o all’assunzione di alcuni farmaci che irritano l’intestino, favorendo coliti e infiammazioni. Quando invece non è presente alcuna condizione sottostante e la stipsi si manifesta come disturbo isolato, si parla di stitichezza cronica idiopatica, che può dipendere da gravidanza, dieta povera di fibre, scarso apporto di liquidi, sedentarietà o altre abitudini quotidiane.
I sintomi più frequenti includono dolore e gonfiore addominale, sensazione di pesantezza nella zona anale, evacuazioni difficili con feci dure o caprine, bruciore anale, mal di stomaco, ragadi e microlesioni della mucosa, meteorismo e flatulenza, fino alla defecazione incompleta o forzata.
Rimedi naturali e prevenzione
Nella maggior parte dei casi, la stitichezza può migliorare adottando semplici accorgimenti quotidiani:
- Una corretta idratazione è fondamentale, bere acqua a sufficienza aiuta ad ammorbidire le feci e a facilitarne il passaggio.
- Anche l’alimentazione gioca un ruolo chiave, aumentare l’apporto di fibre con frutta, verdura e cereali integrali favorisce la regolarità intestinale.
- L’attività fisica, inoltre, stimola la motilità dell’intestino, contrastando gli effetti negativi della sedentarietà.
Gli integratori a base di psyllium possono essere un valido aiuto: questa fibra naturale assorbe acqua, si gonfia nello stomaco e favorisce un transito intestinale più regolare. Assunti quotidianamente, possono contribuire a riequilibrare il ritmo dell’evacuazione.
Quando rivolgersi al medico
Se il disturbo diventa persistente o peggiora nonostante le modifiche allo stile di vita, è opportuno consultare uno specialista. In alcuni casi, possono essere necessari esami come la colonscopia o la defecografia per individuare la causa e impostare un trattamento mirato.