Tappo di Cerume: cosa fare
Il tappo di cerume è un accumulo di sostanze prodotte dalle ghiandole dell’orecchio esterno, composto principalmente da grassi, proteine e sali minerali. Si forma gradualmente, nell’arco di circa sei mesi, ma diventa percepibile solo quando raggiunge dimensioni tali da ostruire il condotto uditivo, provocando calo dell’udito, senso di ovattamento, stordimento o acufeni.
Esistono due tipologie principali: il tappo di cerume, formato dalle secrezioni delle ghiandole ceruminose, e il tappo epidermico, dovuto alla desquamazione cutanea. Il cerume stesso, simile al sebo ma più compatto e di colore giallastro, svolge un ruolo protettivo importante: intrappola impurità e particelle estranee, difendendo l’orecchio da aggressioni esterne.
Come si forma il tappo di cerume
La formazione di un tappo può dipendere da diversi fattori: ipersecrezione ghiandolare, pulizia eccessiva e scorretta con cotton fioc, penetrazione di acqua che ne aumenta il volume, restringimenti del condotto uditivo che ostacolano il naturale deflusso del cerume, esposizione a polveri che lo rendono più compatto, abbondanza di peli che secernono sebo o scarsa igiene personale.
Rimozione e trattamento
La diagnosi è di competenza dell’otorino, che stabilisce il metodo più adatto per la rimozione. Nei casi di cerume morbido, si può ricorrere all’aspirazione o al lavaggio con acqua tiepida; se invece il tappo è compatto, prima è necessario ammorbidirlo con gocce a base di olio di mandorle, glicerina o dimetilbenzene. Dopo l’estrazione, l’udito torna immediatamente alla normalità.
Prevenzione
Per prevenire la formazione di tappi, è consigliabile evitare pratiche dannose come l’uso di cotton fioc o coni di cera. Una corretta igiene può essere mantenuta applicando periodicamente gocce emollienti specifiche, una volta alla settimana, per favorire la naturale eliminazione del cerume senza danneggiare il condotto uditivo.